venerdì 13 febbraio 2009

il coordinamento del pd?? boicottiamo

Il coordinamento del Pd? Boicottiamolo

                     

La volontà sottesa a questa riunione è quella di legittimare il sindaco di Gallo che regge solo grazie ad una minoranza che “l’appoggia”.

Questi scabrosi paradossi sono figli di una logica medioevale (vassallo, valvassore e valvassino) che perdura negli animi dei vecchi politici del Matese e di tutti coloro che li condividono.

Si tratta di un sistema fondato su precise scelte politiche volte a:

- opprimere e condizionare i popoli e indurli a vivere nell’ignoranza,

- distruggere le risorse naturali e umane,

- distruggere le passioni civili e politiche.

 

I pupari della vecchia classe politica (a tutti ormai noti) si sono impegnati “perbene” a rendere il Matese succube di queste logiche; è loro la responsabilità di un’arretratezza profonda e misera nella quale versano queste zone.

I giochi politici che il sindaco di Gallo incarna sono solo rappresentazioni teatrali ben congegnate dei vecchi pupari che ancora vogliono a tutti i costi “tirare le fila” sul Matese e che cercano di espandere i loro poteri ben oltre.

Cosa sta facendo il Pd??

Quanto si sta impegnando a ricostruire il tessuto sociale, quanto si sta impegnando a valorizzare le risorse intellettuali e naturali di questi posti?

Il fatto stesso che si sceglie Gallo per riunirsi proprio in un momento particolare, quando il Sindaco è alle strette ed il popolo si sta svegliando, arrivano i politici della alte sfere a dargli una mano??

 

Boicottare questo coordinamento non significa solo che non appoggiamo la via tracciata dal sindaco di Gallo, ma anche far capire agli altri rappresentanti politici (presenti e non), che noi non siamo e non saremo mai succubi, che noi ci teniamo al Matese, ci teniamo al nostro futuro, ci teniamo alla nostra libertà.

 

Non si nasce, ma si diventa liberi, e ci si conserva liberi solo mantenendo attiva e vigilante la coscienza della propria autonomia e costantemente esercitando la propria libertà (C. Rosselli)”.

 

                                                                                                                        I Giovani del Matese